C-HOTEL&SPA

C-HOTEL&SPA
via N. Sauro, 47 Cassago Brianza (Lc) tel. 039 955400

ITALIA A TAVOLA, 29 SETTEMBRE 20

Italia a Tavola
Il quotidiano online di enogastronomia, territorio, ristorazione e ospitalità
Il lecchese Colzani è “bar dell’anno”
per la Guida del Gambero Rosso
di Mariella Morosi
Sono trenta i bar che si aggiudicano quest'anno "tre chicchi e tre tazzine" nella Guida Bar d'Italia 2012 del Gambero Rosso. Il Premio Illy Bar dell'anno è andato ai fratelli Andrea e Mario Colzani di Cassago Brianza (Lc), già vincitori in passato. Regione leader è il Piemonte con 8 locali premiati
Al bar, come al ristorante, vince chi punta sulla qualità e sul territorio. Lo dimostrano i trenta locali italiani che si sono aggiudicati il podio nella 12ª edizione di Bar d'Italia 2012, la prima e unica guida del Gambero Rosso che assegna i voti ai bar. La classifica espressa come sempre nei Tre Chicchi e nelle Tre Tazzine, è articolata in tre blocchi: Bar finalisti del Premio Illy Bar dell'anno, Caffè Storici e Bar dei Grandi Alberghi.

Il Premio Illy Bar dell'anno è andato ai fratelli Andrea eMario Colzani (nella foto) di Cassago Brianza (Lc) già vincitori in passato. Il loro esercizio è stato selezionato tra i trenta finalisti da una giuria di giornaliste: Licia Granello, Laura Pintus, Fiammetta Fadda, Cinzia Nicoletto, Cesara Buonamici e Rethia Corsini. Ai due intraprendenti giovani vincitori verrà offerto un corso presso l’Università del Caffè di Trieste.

Parallelamente, sul sito del Gambero, una giuria popolare ha invece giudicato degno dell'alloro il Bar Murena Suite di Genova. Assegnato per la quarta volta anche il premio Aperitivo dell'anno di Sanbittèr-Gambero Rosso che lo ha conferito al Bar Lanzani di Brescia per aver presentato la formula dell'aperitivo più originale e divertente. Per Andrea Illy, presidente e amministratore delegato della Illy Caffè che da un decennio affianca l'iniziativa con l'obiettivo di rivitalizzare il settore dei pubblici esercizi e in particolare dei bar, in una situazione generale di crisi solo chi punta all'eccellenza va avanti.

«Il settore - ha detto - continua a subire un declino per la non sostenibilità economica perdendo circa il 2% l'anno. In particolare si tratta di una doppia crisi, perché si è aggiunta anche quella del caro-tazzina. Eppure l'obiettivo dell'eccellenza ha portato a una polarizzazione con una crescita incoraggiante di molti che ci indica come il futuro sia fatto di maggiore qualità, di esperenzialità, di sostenibilità, con offerte ogni anno più ricche anche con contaminazioni enogastronomiche italiane e straniere».

Il marchio Illy, presente in 140 paesi e in 60mila pubblici esercizi, è l'ambasciatore del caffè all'italiana e forma ogni anno baristi specializzati che poi vanno in giro per il mondo. Il bar in Italia ha una valenza sociale importante, ce n'è uno ogni 400 abitanti e frequentarlo fa parte dello stile di vita italiano. A presentare la guida e a premiare i titolari dei 30 esercizi finalisti sono stati la curatrice Laura Mantovano e Paolo Cuccia del gruppo editoriale del Gambero Rosso.

Regione leader è il Piemonte, con 8 locali premiati. Segue la Lombardia con 5, la Sicilia con 4, poi con 2 Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Seguono, con un locale di eccellenza ciascuno Liguria, Abruzzo e Puglia. La guida, molto più corposa dell'anno scorso, segnala tanti altri locali a un passo dall'eccellenza: 94 con Tre Tazzine e Due Chicchi, e 58 con Due Tazzine e Tre chicchi.

Con oltre 1700 indirizzi la scelta è vasta e per tutti i gusti: per chi ama i classici cornetto e cappuccino e per chi preferisce il breakfast salato, anche a base di pesce crudo, per chi va a caccia di panini speciali in pausa pranzo,per i fedelissimi ai i grandi cocktails e naturalmente per chi fa follie per i dolci, poichè gran parte dei bar sono gelaterie, pasticcerie e ciooccolaterie. A ritirare i premi alla Città del Gusto, con la stessa soddisfazione, sono stati i titolari di famosi esercizi storici e giovani emergenti pieni di idee e di iniziative, da Stefano Cerrone di Baratti&Milano a Cristiano Ruggiero del Caffè Mulassano di Torino, da Corrado Assenza del Caffè Sicilia di Noto, ben conosciuto ai golosi, a Davide De Matteis di 300mila Lounge di Lecce fino a Mario Pasquini di Tuttobene di Campi Bisenzio (Firenze) .

C'è chi seleziona i fornitori uno a uno e ne indica nomi e cognomi in nome di un’assoluta trasparenza, chi mette su un orticello all’ingresso del locale per spiegare ai bambini che i pomodori non nascono al supermercato e c’è chi fa chilometri per trovare la ricotta giusta per farcire i cannoli. Anche i bar, come i ristoranti, dopo anni passati a giocare su location a effetto, hanno capito che si vince solo puntando sulla qualità e valorizzando i prodotti del territorio.